È con sconcerto e rammarico che i consiglieri di minoranza ,
ma in generale tutta la cittadinanza gualdese hanno appreso l’ esito del
consiglio comunale dell’ 8 Aprile scorso.
Il nuovo progetto di valorizzazione, approvato in un’atmosfera a dir poco surreale, infarcita di discorsi pre-confezionati, domande con poche o nessuna risposta e anche un po’ di amarezza, consta di interventi a dir poco limitati.
il Piano prevede il trasferimento delle attività socio sanitarie ed amministrative con sede nelle palazzine circostanti e della cooperativa “il Germoglio” all’interno delle strutture dell’ex Ospedale.
La porzione più recente degli edifici, denominata “stecca”, sarà invece oggetto di demolizione, mentre le due palazzine saranno indirizzate a servizi commerciali e residenziali.
Un’ interrogativo sorge spontaneo:
Che fine hanno fatto le tanto incensate e gloriose promesse sbandierate nel programma elettorale?
A leggerlo con attenzione ci si aspettava ben altro, quasi addirittura una riapertura , ma quello che è effettivamente la realtà ai nostri occhi appare ben diverso.
Dopo una lunghissima premessa seguente all’ esposizione del progetto, non ben identificato, riguardo ai SERVIZI SANITARI E SOCIO ASSISTENZIALI, alla voce A. (elenco delle finalità) alcuni punti catturano la nostra attenzione ( li riportiamo integralmente a scarso di equivoci):
Il nuovo progetto di valorizzazione, approvato in un’atmosfera a dir poco surreale, infarcita di discorsi pre-confezionati, domande con poche o nessuna risposta e anche un po’ di amarezza, consta di interventi a dir poco limitati.
il Piano prevede il trasferimento delle attività socio sanitarie ed amministrative con sede nelle palazzine circostanti e della cooperativa “il Germoglio” all’interno delle strutture dell’ex Ospedale.
La porzione più recente degli edifici, denominata “stecca”, sarà invece oggetto di demolizione, mentre le due palazzine saranno indirizzate a servizi commerciali e residenziali.
Un’ interrogativo sorge spontaneo:
Che fine hanno fatto le tanto incensate e gloriose promesse sbandierate nel programma elettorale?
A leggerlo con attenzione ci si aspettava ben altro, quasi addirittura una riapertura , ma quello che è effettivamente la realtà ai nostri occhi appare ben diverso.
Dopo una lunghissima premessa seguente all’ esposizione del progetto, non ben identificato, riguardo ai SERVIZI SANITARI E SOCIO ASSISTENZIALI, alla voce A. (elenco delle finalità) alcuni punti catturano la nostra attenzione ( li riportiamo integralmente a scarso di equivoci):
a8. Diversificare gli attuali
servizi dell’ E.A.S.P., fornendo prestazioni domiciliari di carattere
alberghiero, sanitario e di sostegno alla persona
a9. Recuperare dal punto di
vista funzionale, strutturale ed economico, un intero settore della città
a10. Realizzare posti di
lavoro, forti dell’ effetto moltiplicatore del progetto stesso, con particolare
attenzione all’ occupazione femminile
a11. Accrescere l’offerta dei
servizi socio assistenziali e sanitario all’ interno del territorio, ma anche
fuori regione
a12. Costruire una offerta
programmatica e formativa integrale
a13. Favorire i servizi
ausiliari e l’indotto
a14. Creare e favorire processi
riabilitativi e di integrazione di soggetti svantaggiati
a15. Curare l’intero mondo
degli anziani, anche con assistenza alberghiera, sanitaria e di conforto , a
domicilio
La nostra curiosità si fa morbosa quando l’
occhio ci cade sulla voce B (OBBIETTIVI DEL PROGETTO), i cui punti sta volta
sono scanditi dalla lettera β presa dall’alfabeto greco ( come se già non fosse abbastanza
enigmatica la locuzione “offerta programmatica e formativa integrale”!). Anche
qui chi ha stilato il programma non si è per nulla risparmiato , mirando a
realizzare obbiettivi veramente interessanti:
la realizzazione di “ un moderno centro di
riabilitazione cardiologica, anche come centro diagnostico cardiologico e di
prevenzione primaria” ,
di “un servizio
poliambulatoriale con medici specialisti”,
di “un centro di formazione a
carattere regionale, rivolto alla formazione, all’ aggiornamento continuo degli
operatori delle varie strutture, ma anche alla formazione ed alla
riqualificazione nel mondo del lavoro in generale”
Creare un centro
riabilitativo per alcolisti, ludopatisti e delle dipendenze più diffuse
E molte altre che non
elenchiamo per non dilungarci troppo in quest’ articolo che rischierebbe di
diventare un trattatto su come NON scrivere un programma elettorale. Sicuramente
noi non abbiamo l’ esperienza sufficiente per rimproverare nessuno in tale
materia, ma è di intuitiva evidenza che il piano approvato in consiglio non è
assolutamente una risposta consona a quelle che sono le promesse elargite con
tanta generosità in campagna elettorale.
Auspichiamo che gli interventi non si limitino ad un trasloco e una demolizione, almeno per la salute mentale dei gualdesi che prima di votare hanno avuto il buon gusto di leggere i programmi dei candidati.
Auspichiamo che gli interventi non si limitino ad un trasloco e una demolizione, almeno per la salute mentale dei gualdesi che prima di votare hanno avuto il buon gusto di leggere i programmi dei candidati.